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Spesso mi hai sentito parlare dell’importanza di avere un piano di azione per il lancio di un ecommerce.

In un mondo dove quasi tutti parlano di tecnologia come motore delle vendite online, io vado controcorrente. Ho sempre messo l’accento, e continuerò a farlo, sul marketing prima che su design e piattaforme.

Ci tengo tu sappia che non sono mai Magento, Prestashop, WooCommerce o Shopify — per citare alcune dei programmi più famosi — a portarti soldi in banca.

Sono invece le tattiche di promozione, costruite insieme, a consegnare nelle tue mani decine di vendite ogni giorno.

Ma non voglio utilizzare questo articolo per ripetermi all’infinito. Anche se sinceramente ce ne sarebbe bisogno. Infatti non tutti hanno capito che tirare su un sito web non è sinonimo automatico di fare soldi online.

Tuttavia c’è un argomento di cui non ti ho mai parlato. Ovvero qual è il primo grande vantaggio tangibile di aprire un ecommerce e perché dovresti farlo adesso.

Tutti i giorni soldi freschi sul tuo conto in banca

A mettere spesso in difficoltà economica le aziende è un flusso di cassa non sempre positivo.

Ovvero quando spendi per acquistare della merce, anticipando i soldi ai fornitori, e poi incassi solo mesi dopo il tuo investimento. In pratica paghi i fornitori prima, ma i tuoi clienti ti danno soldi “molto” tempo dopo.

Molte attività italiane vivono periodi durante il quale sono “scoperte”. I soldi usciti per i prodotti, non sono ancora rientrati grazie alle vendite.

Questo lasso di tempo in cui il giro dei soldi è negativo, può esercitare una forte pressione sull’azienda:

  • il direttore di banca ti chiama;
  • ci sono i mutui, i canoni e gli affitti da pagare con puntualità;
  • il versamento degli stipendi non può essere rimandato;
  • gli F24 hanno importi abnormi da saldare;
  • e via dicendo…

A seconda dei casi, sono situazioni che chiunque abbia un’impresa ha vissuto o si trova a fronteggiare con una certa frequenza.

È possibile trovare un sistema per uscire da questa sorta di inferno finanziario che attanaglia tante società italiane? 

Di certo non possiamo modificare il nostro sistema fiscale. Quello purtroppo è un cappio al collo che ci hanno messo le numerose classi politiche subentrate al Governo negli anni. 

Gli stipendi, i mutui o i noleggi delle attrezzature sono costi fissi necessari al funzionamento dell’azienda stessa. Possiamo operare dei tagli, se necessario, ma più di tanto non è possibile togliere risorse all’impresa; altrimenti non si muove più.

I costi variabili invece, come il pagamento per l’acquisto della merce, possiamo rimandarli un po’. Basta trovare un buon accordo con i fornitori.

Invece che pagare a 30 giorni, puoi arrivare 60/90/120 giorni; dipende da cosa vendi. È chiaro che ritardare troppo il pagamento dei fornitori può mettere in crisi queste aziende e di riflesso anche tu potresti subire dei contraccolpi negativi. Ad esempio non ti consegnano la merce oppure abbassano il livello di qualità produttiva e avrai problemi con le lamentele dei tuoi clienti finali.

Insomma sui costi variabili puoi giocarci un po’, ma non è la vera soluzione al problema di avere sempre pochi soldi sul conto corrente.

Qual è invece l’unica leva su cui puoi esercitare il pieno controllo? Le vendite!

Quando hai un sistema di vendita, in grado di portarti un flusso costante di denaro fresco su base quotidiana, allora la situazione inizia a migliorare drasticamente.

Se i tuoi incassi non dipendendono più da una sola e unica fonte, il gioco cambia in positivo.

Ad esempio un negozio che vende unicamente alle persone che fanno un giretto per strada, è fortemente condizionato dal passaggio fisico dei clienti.

  • Piove? Quel giorno non si vende.
  • Il comune chiude la zona pedonale per lavori? In quei giorni non si vende.
  • È agosto? Quel mese non si vende.
  • Sono passate le otto di sera? Per altre 12 ore non si vende.

Zero vendite = zero soldi nuovi sul conto in banca. È matematico.

In un mercato ormai invaso da una marea di concorrenti e da giganti che minacciano le piccole attività di continuo, non puoi davvero permetterti di trovarti inchiodato a zero vendite per periodi così lunghi.

Diciamoci anche un po’ la verità. Stare chiusi ad agosto, i fine settimana, le dodici ore notturne, a Natale e tutte le altre feste comandate, significa tenere ferme le vendite almeno per un terzo dell’anno.

È un lusso che quasi nessuno si può concedere più. Il che non significa lavorare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno come fanno certe catene di discount americane.

Tuttavia inserire in azienda un sistema di vendita che può garantire ordini senza interruzioni, come un negozio online, può essere una fonte di ossigeno prezioso anche nei momenti di difficoltà.

Non ti nascondo che alcuni miei clienti, dopo aver assaporato l’efficacia del loro ecommerce funzionante, stanno riprogettando interi reparti aziendali per potenziare il canale online.

Hanno sperimentato la piacevole sensazione di incassare soldi con costanza, ogni giorno e senza essere legati agli orari di chiusura o le ferie a cui è schiava l’attività tradizionale. È difficile tornare indietro ai vecchi modelli, una volta provata la velocità con cui entrano soldi da un ecommerce.

Sarò trasparente e ti confesso mi rende davvero felice poter collaborare con aziende sulle quali ho avuto un impatto positivo tangibile, aiutandole a vendere meglio online.

In maniera altrettanto cristallina, devo però metterti in guardia dai facili sogni di gloria. È giusto aspirare a incassare milioni di euro da un ecommerce ed è, senza dubbio, fattibile.

Però non voglio che passi un messaggio sbagliato. Ovvero fai due clic, tiri su un sito web, carichi i prodotti, dai un po’ di soldi a Google o Facebook e diventi ricco.

Perdonami ma questa è un’illusione che può promuovere solo chi ha l’interesse di portare a casa la sua pagnotta. Ti vende la costruzione del sito o la gestione delle campagne. Ma se poi il progetto non sta in piedi e tu non vendi nulla… salve e arrivederci!

Ecco: vendere online non è un giochino, è fare impresa sul serio. Solo un imprenditore può riuscire a guadagnare cifre ragguardevoli online. Gli altri che sono in cerca del pulsante magico, o della pozione miracolosa, falliscono tutti inesorabilmente in breve tempo.

Quello che cerco di divulgare all’interno del blog è proprio la necessità di avere una cultura digitale all’interno delle aziende. Solo attraverso un affiancamento costante e un confronto sui risultati economici ottenuti mese dopo mese, è possibile crescere, migliorare e attrarre fiumi di denaro nelle casse.