Ragazzi siamo nel 2020: ce ne siamo accorti?
Ogni tanto mi chiedo se siamo consapevoli di dove siamo arrivati.
Ancora oggi, dopo che la tecnologia ha fatto passi da gigante e la conoscenza è alla portata di tutti, vedo in giro ecommerce raffazzonati e senza una configurazione iniziale adeguata.
Ci sono negozi online fatti male e tirati su senza una base strategica.
Ma quel che è peggio, gli imprenditori vengono abbandonati a se stessi e lasciati senza il minimo controllo del proprio ecommerce.
Spesso i titolari di azienda non hanno la minima consapevolezza di come funzioni il loro sito web e le piattaforme agganciate ad esso. A volte non possiedono nemmeno le chiavi per accedere a tutti gli strumenti funzionali alla vendita.
Questo accade quando un’agenzia, o freelance che sia, non consegna nelle mani dell’impresa tutte le informazioni, le credenziali e i dettagli per accedere alla sala macchine che muove un ecommerce.
Mi capita di parlare con imprenditori che vivono situazioni di collaborazione con web agency fumose e poco chiare.
Alcuni non possono nemmeno entrare su Google Analytics o addirittura restano incatenati da abbonamenti di mantenimento che “se non paghi, ti tirano giù il sito”.
Esistono aziende che vivono la loro esperienza ecommerce come un incubo dal quale uscire il più in fretta possibile. Eppure ci sarebbe così tanto mercato per loro, ma le opportunità vengono bruciate da rapporti deleteri e negativi instaurati tra tecnici e imprenditore.
Se un’impresa vuole avere successo nelle vendite online, ha bisogno di poter contare su un’impalcatura tecnica sulla quale ha il pieno controllo.
Per questo motivo ho deciso, in questo articolo, di indicarti per filo e per segno tutto ciò di cui hai bisogno per lavorare in libertà e senza vincoli alcuni con fornitori web per nulla cristallini nelle loro offerte.
Come sai io sono un sostenitore della tesi che il successo di un ecommerce non dipende in maniera diretta dalla tecnologia.
Piuttosto è la strategia commerciale e di marketing a calamitare le vendite verso le tue casse. Tuttavia la parte tecnica è responsabile della messa in atto del piano imprenditoriale.
Quindi è di primaria importanza che tu abbia il totale controllo dei mezzi in grado di muovere il tuo negozio online.
Ti mostro un elenco pratico di ciò che deve essere di tua proprietà senza se e senza ma:
Il mio suggerimento è di farti un account Gmail tipo ilnomedellatuaazienda@gmail.com e collegare tutti i servizi a questa email.
Solo così sarai il proprietario, anche operativo, del tuo ecommerce. In qualunque momento potrai sganciarti dall’agenzia attuale; in piena libertà e senza ripercussioni di sorta.
Suona quasi assurdo doverlo ripetere ancora nel 2020. Purtroppo là fuori non tutti hanno lo scopo di parlare nel tuo interesse. Molti fanno solo a gara per sfilarti qualche soldino.
Sospendo ogni giudizio etico o morale su questo modo di fare.
Però ci tengo a ribadire che considerata la complessità del mercato e le difficoltà che ogni impresa deve affrontare è bene lavorare, tutti quanti, nella direzione giusta.
Aiutare gli imprenditori a ottenere risultati economici soddisfacenti è la mia missione. Però dovrebbe essere anche quella di tutti gli altri professionisti del settore; cosa che ahimè ancora non accade.
Quindi per metterti al riparo da spiacevoli sorprese come trovarti sbattuto fuori dal tuo stesso sito web o nell’impossibilità di spostare il tuo ecommerce verso un nuovo fornitore hosting, assicurati di entrare in possesso di tutto ciò che ti ho elencato qui sopra.
Ho deciso di puntare i riflettori sulla mancata autonomia concessa, in molti casi, alle imprese nella gestione del negozio online per una serie di motivi molto chiari.
Ora ti mostro cosa puoi fare quando hai il controllo del tuo ecommerce.
Se hai il controllo e la proprietà dell’hosting puoi:
Se hai il controllo e la proprietà dei servizi Google puoi:
Se hai il controllo e la proprietà dei servizi Facebook puoi:
Se hai il controllo e la proprietà del tuo ecommerce puoi:
Capisci bene che senza questa libertà, il destino della tua attività di vendita online è a rischio. Basta uno screzio con l’agenzia web o il freelance di turno è il tuo ecommerce può saltare per aria in un attimo.
Quando sei libero di muoverti in completa autonomia nel tuo negozio online, sui profili social e all’interno degli account pubblicitari collegati, hai l’immediata percezione del perché stai vendendo o non stai vendendo.
L’imprenditore che ha successo nell’ecommerce è prima di tutto un imprenditore consapevole dei mezzi che ha sotto mano.
Se vieni tagliato fuori dal come funziona il tuo motore di vendite online, non potrai mai — e dico mai! — capire come migliorare i tuoi incassi.
Nella mia esperienza dal 1997 a oggi non ho mai conosciuto, e credo non esista proprio, un’azienda profittevole nell’ecommerce che sia esclusa dall’operatività quotidiana e tenuta lontana dagli strumenti di controllo del negozio.
Se in azienda non padroneggiate e non siete proprietari dei sistemi di vendita online, non state costruendo un’attività solida e pronta a crescere di fatturati nel tempo.
Credimi, non lo dico io, sono i fatti a dimostrare che le imprese lasciate in balia delle agenzie e senza la benché minima padronanza dei meccanismi tecnici, chiudono i battenti nel giro di un anno o due.
Ora se hai a cuore gli incassi del tuo ecommerce o stai cercando di aprire un canale di vendita online redditizio, prendi il controllo di tutti gli elementi che ti ho indicato finora.
Sarà il primo passo verso il trionfo commerciale della tua impresa.